Non mi permetto certo di paragonare le leggi razziali emanate dal governo fascista al decreto sicurezza …
Quello che vedo però, è un ministro dell’interno della Repubblica Italiana che usa la sua posizione ed il suo potere per la propria, personale, propaganda elettorale e se non direttamente, quanto meno indirettamente (mi concedo il beneficio del dubbio perchè ovviamente non ho elementi per certificare il contrario, quindi il dubbio, forte, resta) avvalla, ammicca e fomenta (anche solo senza prendere chiaramente posizione contro) un clima di sberleffo, discredito e delegittimazione di chi non la pensa come lui, fomentando ed avvallando uno stato di polizia dove solerti, piccoli, funzionari burocrati si sentono autorizzati a fermare, identificare, sospendere, coloro che esprimono visibilmente, ancorché legittimamente, un dissenso verso il loro ideale comandante.
Quello che vedo è il continuo, ininterrotto e martellante fomentare di un clima oscurantista e pseudo religioso ai limiti del millenarismo, sdoganando l’odio con sorrisi e baci falsi come quelli di Giuda.
Fare del buono il disprezzabile, fare del giusto il ridicolo, fare della serietà sberleffo e dell’onestà un secondo fine.
Fare dell’ignoranza virtù, fare della paura strumento, fare dell’insulto normalità, fare della bugia metodo.
Ora se tutto ciò non lo volete chiamare fasciamo ditemi come dovrei chiamarlo ?
s.c.m.
Forse non è l’età ma il tempo che viviamo
Ma sono io che sto invecchiando ? (la domanda è retorica, è ovviamente un dato di fatto e vale per chiunque, mentre la risposta potrebbe invece non esserlo altrettanto) o il livello dello schifo sta salendo, politicamente parlando:
A questo siamo?
E poi si va in televisione a dire che il fascismo non esiste.
Perché, non sono forse fascisti nel profondo del loro animo questi solerti funzionari che pensano di lecchinare il proprio comandante con azioni bieche, così prive di senso e rispetto delle idee e del lavoro altrui?
Non è forse fascismo questo? e non ne faccio una questione lessicale, se avete autorità per poterne criticare l’aspetto grammaticale fate pure, chiamatelo come volete, ma la sostanza è la medesima: arroganza e sopraffazione !!!
E il comandante che vi si adegua anche solo nel silenzio ne è consapevolmente complice foss’anche solo per il ruolo di responsabilità che ricopre.
Questi sono i veri pericoli che corre la democrazia (la nostra democrazia) in questo tempo.
s.c.m.
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